Gli assegnatari delle case popolari in via Città del Vaticano (dal civico 86 al 96 alla Scopaia) stanno ricevendo conguagli delle spese condominiali (comprensivi dei consumi di acqua) che in più casi sono difficilmente sostenibili sul piano economico dalle famiglie.
Si tratta di cifre che oltrepassano anche i mille euro e riguardano il saldo del conto per doppie annualità pregresse, che Casalp sta contabilizzando in ritardo.
“Grazie all’aiuto del sindaco Luca Salvetti – riferiscono alcune famiglie – è stato possibile rateizzare il pagamento dei conguagli che però continuano ad arrivare alla fine di ogni anno di gestione condominiale con somme sempre elevate e spesso riportando spese, specie per il consumo di acqua potabile per talune famiglie talmente elevate, da non corrispondere all’effettivo consumo”.
Ogni famiglia ha i propri contatori per l’acqua “ma le letture non vengono effettuate con regolarità da Casalp – lamentano gli assegnatari degli alloggi popolari di via Città del Vaticano – Alla fine quando viene fatto il conteggio dei consumi la spesa viene divisa per il numero delle famiglie senza distinguere i reali consumi di ciascuna di loro. Poi non si esclude che ci siano morosi che non pagano, oppure perdite nelle tubature”.
Per vederci chiaro trenta famiglie di via Città del Vaticano si sono rivolte a Benedetto Tuci del Movimento Consumatori. Proprio con lui il 12 maggio ci sarà un incontro. “Inviterò a partecipare anche i capogruppo del consiglio comunale per metterli a conoscenza di questa situazione”.